La terza ed ultima gara di andata del Girone “C” della Supercoppa LBA 2020 determinerà la prima in classifica al giro di boa, visto che Trieste e Venezia si presentano entrambe all’appuntamento a punteggio pieno, galvanizzate dai successi su Trento e Treviso. Gli ospiti possono godere di un impianto di gioco particolarmente efficace e collaudato, con un roster poco differente da quello dello scorso anno, mentre i padroni di casa hanno rinnovato tutti i reparti ed hanno già messo in mostra diverse cose interessanti, risultando una squadra molto diversa da quella della scorsa stagione.
Il primo tempo vede le squadre studiarsi adeguatamente, ma dopo un inizio in sordina Trieste prende in mano le redini dell’incontro, non abbandonando mai il vantaggio dopo averlo preso. Diversi tira e molla, con i padroni di casa cui manca un po’ di cattiveria per provare a scappare “seriamente” e Venezia impegnata a seguire con diverse difficoltà, soprattutto nella fase difensiva.
La ripresa vive del leit-motiv che ha caratterizzato l’intero incontro: un tira e molla continuo, con Trieste che più volte prova a scappare e Venezia che puntualmente rientra. L’ultimo quarto vede gli ospiti tentare il riaggancio in maniera molto più convinta, arrivando quasi a riprendere l’Allianz, che però nel momento decisivo del match trova la forza di respingere l’attacco degli ospiti, portando a casa una vittoria sudata ma meritatissima.
Starting five Trieste: Fernandez – Doyle – Henry – Grazulis – Udanoh
Starting five Venezia: De Nicolao – Tonut – Chappell – Mazzola – Watt
CRONACA
TRIESTE PARTE PIANO, POI AUMENTA IL RITMO – Palla a due tra Grazulis e Watt conquistata da quest’ultimo che dà il via al primo attacco ospite, con Chappell che infila sulla sirena i primi 3 punti dopo un recupero su Henry, che poi sull’azione successiva commette fallo vanificando il tentativo di recupero. Fernandez cerca di mettere ordine alla manovra, il pubblico si infiamma su un intervento della retroguardia veneta su Doyle, ma nulla di fatto, Trieste resta al palo. Henry si mette in proprio e si fa largo nella difesa della Reyer portando alla causa i primi due punti dopo 2 minuti e mezzo. Venezia sbaglia e i padroni di casa ne approfittano firmando il primo vantaggio con l’ex di turno Udanoh, che poi serve a Henry un comodo assist. Tonut accorcia, ma è ancora Udanoh a schiacciare l’alley-oop servitogli da Henry, provvedendo poi a schiacciare in tap-in un errore del medesimo. Venezia al momento è solo Tonut, mentre l’ennesimo pezzo di repertorio della coppia Henry-Udanoh costringe coach De Raffaele al primo time-out a 4′ dalla prima sirena. Fanno il loro ingresso in campo Daye e Bramos, ma è ancora Trieste a colpire due volte con Upson in un’area decisamente (e stranamente) poco affollata. Lo stesso n°3 biancorosso si occupa con un po’ troppo affetto di Fotu e Venezia accorcia il gap dalla linea della carità a meno di 2′ dal termine della frazione, ulteriormente ridotto da Daye. Laquintana e Alviti ridanno forza al gruppo e l’ultimo attacco ospite si infrange sulla difesa triestina.
VENEZIA NON CONCEDE LA FUGA A TRIESTE – Riparte Trieste ma senza colpire, la Reyer pur mettendo in crisi la retroguardia dell’Allianz – che dopo 40″ ha già commesso 3 falli – non vede il fondo della retina. Laquintana si mette in proprio e sfodera un numero di alta scuola, mandando a segno un tripla da posizione molto defilata e con il difensore addosso. Upson sbaglia dalla lunetta entrambi i liberi (fallo di Watt) e sul capovolgimento di fronte Stone colpisce dai 6 e 75 riportando sotto la Reyer, con Casarin che poi rimpolpa il tabellino. Serve una scossa e Laquintana risponde “Presente!”: attacco efficace al ferro con fallo di Casarin, and-one e Allianz nuovamente vicina alla doppia cifra di vantaggio. Venezia cerca nuovi punti di riferimento, la fase di costruzione appare macchinosa e prevedibile. Trieste invece ha ritmo e fa girare bene il pallone, con Fernandez che gira sul perno ed infila il canestro del +11, corretto in +10 dall’uno su due di Tonut a gioco fermo. Trieste non riesce ad approfittare dell’empasse creativa degli ospiti, che sfruttano il bonus a proprio favore per restare aggrappati al match a suon di tiri liberi. Magia di Fernandez che con un no-look dietro la schiena mette in moto Udanoh che va a schiacciare il suo dodicesimo punto. La Reyer continua le gite in lunetta, grazie a qualche sbavatura di troppo della retroguardia triestina, in difficoltà di fronte ai centimetri di Watt e Fotu. E’ sempre Udanoh a caricarsi l’attacco, ottimamente servito da Da Ros, che prima recupera su Fotu e poi se lo lascia scappare sotto le plance. Trieste sbaglia molto in questo finale di tempo, da ambo i lati del campo, consentendo a Venezia di accorciare il divario sotto la doppia cifra. Chappell ruba palla a Doyle, Udanoh lo ferma fallosamente e per il n°21 in maglia Umana il 2/2 dalla lunetta vale il nuovo -6. Fernandez se ne porta a spasso quattro prima di segnare, dall’altra parte è ancora Fotu a suonare la carica per i lagunari. Chappell manda Da Ros in lunetta (2/2) e Venezia non riesce a gestire l’ultimo pallone. Squadre a riposo sul 40-31.
TRIESTE RIPROVA A SCAPPARE, MA VENEZIA RECUPERA – Dopo i primi attacchi incolori è Stone ad accendere Venezia con una tripla dall’angolo, subito imitato da Doyle. Errori e palle perse fanno da contorno a questa prima fase. Tonut colpisce e Upson risponde, prima dalla lunetta e poi ribadendo in tap-in schiacciato un errore da sotto di Fernandez. La grinta dei padroni di casa mette in difficoltà la difesa di Venezia, che ha il suo bel da fare a fermare Henry che inizia a salire in cattedra nel suo numero preferito: l’attacco frontale al ferro. Trieste ha una marcia in più ed impone un gran ritmo alla gara, l’Umana non riesce a fare altrettanto ed a metà tempo si trova con 13 lunghezze da recuperare. Bramos cerca di dare ordine alla manovra e arma Chappell che colpisce dall’arco, dall’altra parte Doyle chiede troppo a se stesso prima perdendo palla e poi intestardendosi su una conclusione alquanto complessa, che non va a segno. Una Venezia in crescita cerca di approfittare di un momento di appannamento dell’Allianz, che spreca palloni su palloni. Fotu dalla linea della carità riporta i lagunari a -8 a 3′ dalla sirena, con Trieste che non punge e che si trova, ora, a non riuscire ad arginare gli ospiti che infilano un’altra tripla con il solito Chappell, lasciato completamente solo. Reyer a -5 e gara nuovamente riaperta, le emozioni non mancano. Coach Dalmasson tenta la carta del doppio play (Fernandez-Laquintana) ed è Udanoh a farsi spazio contro Mazzola ed a ridare un po’ di ossigeno ai suoi, arpionando poi un rimbalzo importante a centro area. Ultimo possesso in mano all’Allianz, con la tripla di Fernandez sulla sirena che si ferma sul primo ferro. Gara ancora completamente aperta.
TIRA E MOLLA FINO ALLA FINE – Primo punto a favore di Trieste con Udanoh che fa 1/2 dalla lunetta (fallo di Casarin), poi è Da Ros ad aggiungere punti a referto, sempre dalla linea della carità, con un altro 1/2, stavolta per fallo di Chappell. Dall’altra parte risponde Watt. Trieste prova a ridare alla propria manovra il ritmo iniziale ed è Alviti a recuperare un rimbalzo offensivo preziosissimo, riuscendo a segnare e ad infilare anche l’and-one per il fallo di Stone. Allianz di nuovo avanti in doppia cifra. Chappell non ci sta e dai 6 e 75 infila la sua quarta tripla consecutiva. Venezia ha già esaurito il bonus e mancano poco meno di 7 minuti al termine. Trieste però sbaglia molto – provando anche soluzioni alquanto ardite – e gli ospiti si rifanno nuovamente sotto con Stone. La manovra dei padroni di casa è troppo complicata, la Reyer capisce che è il momento di provare il riaggancio ed è il “solito” Chappell a firmare il -2, ovviamente dalla sua mattonella dietro l’arco. Time-out Trieste con più di mezzo quarto ancora da giocare. Da Ros trasforma in oro il rimbalzo offensivo di Udanoh, Tonut non la mette e l’Allianz torna in attacco con Fernandez che punisce da fuori e riporta a 7 le lunghezze di margine dei biancorossi. Ancora Stone, sempre da fuori, mette in chiaro che non è finita, mentre dall’altro lato Chappell commette il suo quarto fallo mandando in lunetta Doyle, che trasforma entrambi i tiri. L’esaurimento del bonus di Trieste a 3′ dal termine mette Daye in grado di riportare i suoi a -4. Ci pensa Doyle a ridare smalto alla fase offensiva, ma è ancora Daye a dire no con una tripla: Henry lo imita da fuori e sono sempre 6 le lunghezze che dividono le due squadre. Botta e risposta Tonut-Doyle e mentre i secondi passano Daye manda in lunetta Da Ros, che sfrutta l’occasione per aumentare il gap di due punti, pur con due tiri sbagliati: autocanestro e punti assegnati a capitan Coronica. Stone colpisce ancora da fuori e dopo un errore di Doyle, Tonut si lancia al ferro per dare alla Reyer un nuovo -3, quando sul cronometro mancano 45,9″ al termine. Time-out Trieste. Fernandez si inventa una magia da centro area e con 23,8″ ancora da giocare il margine dei padroni di casa è di 5 punti. Tonut sbaglia e sul capovolgimento di fronte è Doyle a segnare l’ultimo canestro. Trieste vince con fatica e con merito.
ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE – UMANA REYER VENEZIA 76-69
PROGRESSIVI: 20-14 / 40-31 / 51-44
PARZIALI: 20-14 / 20-17 / 11-13 / 25-25
MVP BASKETINSIDE: Ike Udanoh (Allianz Pallacanestro Trieste)
TABELLINI:
ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE: Coronica (cap.) 2, Upson 8, Fernandez 10, Arnaldo ne, Laquintana 8, Udanoh 18, Henry 9, Cavaliero ne, Da Ros 5, Grazulis 0, Doyle 11, Alviti 5. Allenatore: E. Dalmasson. Assistenti: F. Ciani, M. Legovich.
UMANA REYER VENEZIA: Casarin 2, Stone 14, Bramos (cap.) 0, Tonut 14, Daye 10, De Nicolao 0, Chappell 14, Mazzola 0, D’Ercole ne, Cerella ne, Fotu 8, Watt 7. Allenatore: W. De Raffaele. Assistenti: G. Tucci, A. Billio, M. Galli.
STATISTICHE:
ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE: 59% 2PT (26/44), 21% 3PT (4/19), 55% TL (12/22), 41 RIM (27 DIF, 14 OFF), 0 STP, 9 PP, 9 PR, 15 AST, 86 VAL
UMANA REYER VENEZIA: 43% 2PT (13/30), 41% 3PT (11/27), 63% TL (10/16), 41 RIM (29 DIF, 12 OFF), 1 STP, 17 PP, 6 PR, 15 AST, 78 VAL