Vince Lucca, che è più forte anche degli infortuni. Vince una partita che conduce sin dall’inizio ma che resta sempre in bilico, con Bologna che si riporta anche a -1 prima di subire un nuovo allungo delle biancorosse. Vince pur perdendo pezzi nel corso della gara: prima una più che positiva Madera è costretta a lasciare il campo per una distorsione alla caviglia (24′); poi Smorto sotto canestro si prende una gomitata da Begic e rimane stordita e con un profondo taglio in fronte (32′) che la costringe a uscire. Rientrerà, con una vistosa fasciatura, solo negli ultimi 30″ dopo il 5° fallo di Jakubcova.
Ci vuole carattere a vincere partite di questo tipo e Lucca indiscutibilmente ce l’ha. Non si smarrisce, non si abbatte quando le cose non funzionano o quando perde pezzi (l’assenza di Pastrello è ormai definitiva per tutta la stagione), non si demoralizza quando Bologna approfitta delle crepe difensive per rifarsi sotto. Anzi, trae nuova linfa e nuove energie da queste situazioni negative per riversarsi in attacco, lottare su ogni pallone e conquistare con le unghie e con i denti i canestri decisivi.
Il dna della squadra di Iurlaro è questo e lo si vede anche in una gara in cui la leader del gruppo, Jeffery, gioca nonostante una gastroenterite che l’ha messa in crisi nei giorni precedenti. Certo, in difesa si soffre. Perché c’è il fattore Harrison, su cui la Virtus imposta larga parte del suo gioco offensivo. E l’americana, pur con qualche imprecisione in fase realizzativa, è comunque dominante. Sta in campo per più di 38 minuti chiudendo con 11/18 da due per 28 punti totali a cui aggiunge 12 rimbalzi e 8 falli subiti. Lucca la soffre molto, non avendo grandi attitudini difensive nelle sue lunghe. Così come soffre, anche se un po’ meno, i centimetri di Begic, un’altra che chiude in doppia doppia (13 e 11).
Dall’altra parte però c’è una squadra che vive anche dei momenti di particolare ispirazione delle sue giocatrici: se Jeffery è una costante (21 punti e una calma olimpica in ogni frangente), Zempare mostra i denti all’inizio dell’ultimo quarto chiudendo il canestro, Bonasia infila punti chirurgici, Madera, prima dell’infortunio, svolge un ruolo di primo piano.
Nasce così il successo di Gesam in un match più fisico che tecnico, A metterlo su questo piano è soprattutto Bologna che si avvicina più volte (importanti le triple di Micovic) ma che non riesce mai ad agganciare Lucca e a metterla in difficoltà sul piano psicologico. Anzi, nelle azioni finali è Gesam a mettere i punti che le consentono di chiudere il match con sicurezza. Si finisce fra gli applausi del pubblico di casa, soprattutto per Madera, che sale sulla lettiga e in ambulanza va in ospedale. Un punto interrogativo in più per Lucca in vista delle prossime sfide. E Bologna? Dimostra di essere competitiva ma deve fare un ulteriore salto di qualità. Spetta a Liberalotto far dare il meglio al suo organico.
Gesam Gas&Luce Lucca – Virtus Segafredo Bologna 78-70 (21-14, 45-40, 63-57)
LUCCA: Jeffery 21, Azzi ne, Jakubcova 7, Cibeca ne, Bonasia 10, Orsili 2, Ravelli 8, Vitari ne, Farnesi ne, Madera 10, Zempare 15, Smorto 5. Coach Iurlaro.
BOLOGNA: Micovic 10, D’Alie 5, Begic 13, Tassinari 2, Salvadores 5. Tava 5, Cabrini 2, Martines ne, Harrison 28, Rosier ne, Cordisco. Coach Liberalotto.
ARBITRI: Masi, Mignogna, Lanciotti,
NOTE: uscite per 5 falli D’Alie e Jakubcova al 39′-