Al PalaAllende di Cinisello Manuela Zanon e le sue compagne hanno vissuto uno di questi momenti: dopo una serie di 3 ko consecutivi le biancorosse battono la Comense in un derby al cardiopalma, in cui le geassine sono state in vantaggio per soli 58”, gli ultimi della gara (se escludiamo i pochi secondi del primo quarto sul 5-4), grazie a un supercanestro della veterana Zanon, che ha propiziato il 60-59 finale e scatenato l’entusiasmo di un palazzetto finalmente gremito anche graziealla presenza dei tifosi ospiti. Non poteva esserci occasione migliore per ritrovarsi, per battere un colpo e rispondere alle sconfitte subite: il BraccoGeas recupera sorrisi e fiducia,grazie a una partita di sofferenza, vissuta sempre all’inseguimento (svantaggio massinmo di 10 punti), portandosi dietro il fardello dellormai consueto cattivo primo quarto, e coronata, con un finale “teatrale”, nel modo migliore.La partita è stata combattuta, a tratti non certo bella, ma comunque non ha tradito le aspettative di un derby: tanto agonismo, tanti errori ma anche belle giocate. E un finale spettacolare, che da solo è valso il prezzodel biglietto. Nei primi minuti di gara a dominare sono le difese: la tensione in campo è palpabile, le palle perse tante, da entrambe le parti. Il primo centro della gara è della Comense, che va a segno con Hicks dalla lunetta. La stessa play americana ruba un pallone e va a canestro in contropiede per il 4-0 Como, col Geas che risponde dopo qualche errore da sotto con Halvarsson, ben servita da Summerton. La tripla di Zanoni,che pochi secondi prima aveva dimostrato grande voglia recuperando un pallone destinato a fondo campo, lancia il Geas sul 5-4, ma il vantaggio dura poco: Hicks e Spreafico sfruttano i buchi della difesa geassina, che consente anche un gioco da 3 punti a Smith, fermata col fallo da Michailova (7-11). Le sestesi accorciano lo svantaggio con Zanon, chesfrutta una bella iniziativa di Iaia Zanoni, ma è la Comense a chiudere bene il primo periodo con una tripla di Donvito e un gioco da 3 punti di Hicks, che regala il +8 alle ospiti bucando ancora l’area biancorossa (9-17). A propiziare il vantaggio della Comense è soprattutto il 3/17 da 2 messo a referto dalle geassine nel primo periodo: il secondo parziale confermainizialmente questo trend, con le biancorosse che faticano a trovare il canestro. Hicks invece non sbaglia un colpo e manda a segno il “tear drop” del +10 Comense. Zanon e Michailova ricuciono il gap, anche grazie alla zona schierata da coach Montini. L’aggressività delle nerostellate, che spesso allungano il pressing e ricorrono al raddoppio sulle portatrici di palla geassine, mette in difficoltà il Geas, tenuto in piedi dalla tripla diMichailova (15-21). A metà periodo le squadre hanno già perso 10 palloni a testa ma il momento è favorevole al Bracco: con un parziale di 8-2, firmato da Crippa e Zanoni, le geassine si riportano sul -4 riaprendo di fatto la partita (23-27). A penalizzare peró la squadra di casa sono i tanti rimbalzi offensivi regalati alle avversarie, che consentono alla Comense di sfruttare gli extra possessi per rilanciarsi sul +8 grazie ai canestri di Butlere Gatti, ex geassina. Per fortuna del Geas prima della sirena arriva il sussulto di Laura Summerton, che piazza un gioco da 3 punti tutto classe ed energia (26-31). Il rientro in campo dopo l’intervallo è complicato per le geassine: la tripla frontale concessa a Spreafico e la stoppata di Harmon su Crippa rilanciano la Comense, che deve peró subire la bella penetrazione di una volenterosa Ilaria Zanoni (28-34). Le due squadre giocano a viso aperto, rispondendo colpo ai canestri delle avversarie: Zanoni, Crippa e Haynie, con giocate di classe e voglia, permettono al Geas di recuperare ancora una volta lo svantaggio e di riportarsi nuovamente sul -3. Di nuovo volta peró a frustrare la rimonta del Geas arriva una tripla della Comense, stavolta mandata a segno da Donvito (37-43). Stavolta peró il BraccoGeas risponde con la stessa moneta grazie a Zanoni.
Sul nuovo -3 Como accelera ancora, piazzando un parziale di 5-0 ad opera di Smith e Donvito. L’attacco nerostellato punisce le distrazioni della difesa geassina, che collassa spesso verso il centro dell’area lasciando spazio alle esterne. Il periodo si chiude col canestro di Gatti (42-49) e col quasi miracolo di Zanoni che dalla sua area manda sul ferro la classica “preghiera” delladomenica.Nellultimo periodo la tensione e le tante energie profuse da entrambe lesquadre si fanno sentire: il ritmo si abbassa e i canestri faticano ad arrivare. Il primo centro del quarto quarto è di Michailova, pescata benissimo in post basso da un assist a tutto campo di Kristin Haynie. La difesa del Geas però sbanda ancora e concede a Hicks lennesima penetrazione, stavolta sulla linea di fondo. La voglia però non manca,come dimostra Haynie contrastando un contropiede solitario di Spreafico e costringendo la giovane nerostellata alla palla persa in attacco. La Comense ad ogni modo riesce per lennesima volta a conquistare un buon vantaggio (+9) grazie al 2/2 dalla lunetta di Brooke Smith. Summerton e Zanoni sono precise in attacco, Hicks continua con le sue scorribande offensive e Zanon è fredda dalla lunetta: 50-55. La Comense, pur giocando a buoni livelli di intensità, non è più quella del primo tempo: la difesa di coach Barbiero lascia qualche spazio in più alle attaccanti geassine, ben sfruttati da Summerton e Zanon, assistiti da una scatenata Iaia Zanoni (17 punti, 4 recuperi). Sul 52-55, in piena rimonta, Halvarsson sbaglia il facile appoggio al tabellone che sarebbe valso il -1, ma la svedese, nel finale, sarà decisiva, riacciuffando per i capelli la su apartita e il derby: sul 54-59 infatti, la biondissima pivot geassina conquista un bel rimbalzo offensivo, segnando il canestro che la sblocca definitivamente a 130 dalla fine. Nellazione seguente è ancora Halvarsson a realizzare, giocando bene col piede perno e mandando in confusione Smith.Halvarsson si fa però sentire anche in difesa: la svedese si rende infatti protagonista di una energica stoppata in post basso su Smith, ma poi è la stessa giocatrice geassina a perdere una sanguinosa palla per infrazione di doppio palleggio. Nellazione successiva, con 31 da giocare, Como prova ad attaccare, negli ultimi secondi a disposizione la palla arriva a Gatti che andando a canestro si stampa su una monumentale Halvarsson, che stoppa a due mani la conclusione della play nerostellata. Lultimo attacco del BaccoGeas, con soli 9 da giocare, finisce nelle mani di Zanon che, in equilibrio più che precario e con due giocatrici addosso, piazza un canestro tanto difficile quanto decisivo: 60-59 con solo 58 centesimi da giocare. Il timeout di coach Barbiero non serve ad organizzare lultimotiro: vincono le geassine, tutte corse ad abbracciare la veterana Zanon, eroina di serata.
Questa vittoria commenta Montini è il premio migliore per queste splendide ragazze: dopo tante, forse troppe, critiche, ci siamo riscattati nel miglior modo possibile. Como è una signora squadra, ha giocatrici fortissime e stasera ha difeso alla grande: noi però ci siamo adeguati, abbiamo cercato di restare in partita e abbiamo avuto alla fine lenergianecessaria per piazzare la zampata finale. Rispetto allanno scorso siamo cambiato molto, ma il cuore e la grinta sono sempre gli stessi. Le sconfitte subite ci hanno condizionato, stasera si è visto: le braccia, in situazioni così, si fanno più pesanti e tiri anche aperti in queste condizioni vanno fuori. In campo questo si è visto, ma si è vista anche tantissima voglia di non mollare e di provarci: stasera godiamoci questo successo, ma da domani continuiamo a lavorare e manteniamo i piedi per terra. Non mi piace mai parlare delle singole, ma stasera credo che Manuela Zanon meriti un plauso particolare: in settimana Manu mi ha chiesto un colloquio, mostrando le proprie perplessità per i tanti errori al tiro di cui si era resa protagonista nelle ultime gare. Io le ho solo detto di non pensarci, chequalche errore non cancella una grande carriera come la sua: le ho detto solo di fidarsi dei propri mezzi e, se ne avesse avuto loccasione, di tirare. Il finale di stasera ci dice ancora una volta che Manuela è una grande campionessa, una guida e una veterana indispensabile. Inoltre speriamo che questo finale possa sbloccare una giocatrice come Halvarsson, che probabilmente non stava rendendo come pensava di poter fare e cheaveva bisogno di una scossa come quella mostrata stasera: i suoi due canestri e le due stoppate sono state decisive per la nostra vittoria e potrebbero sbloccarla e farla giocare con più tranquillità nel prossimo futuro.
Le geassine conquistano così la seconda vittoria in campionato, interrompendo una brutta serie di sconfitte consecutive: nel prossimo turno le biancorosse faranno visita alla neopromossa Cagliari dellex Abiola Wabara, ferma a quota 2 in classifica (lunica vittoria proprio contro Como). Limperativo è non fermarsi per non rendere vana unimpresacome quella di stasera.