Dopo il grande successo in gara 1 di domenica al Palamorandi, il Famila si presenta davanti al pubblico amico deciso a far sua anche gara 2 di questa serie di semifinali scudetto. Dinnanzi si para però un Umbertide sicuramente più agguerrita rispetto a domenica e desiderosa di riscattare i 41 punti di passivo incassati dinnanzi al proprio pubblico. La buona notizia, per Lollo Serventi, è il recupero di Cinili, elemento fondamentale nello scacchiere umbro.
Inizio gara orrendo: difese forti, fortissime da ambo i lati che costringono gli attacchi a commettere errori a dir poco grossolani, con il conteggio delle palle perse che s’inerpica inesorabilmente verso l’alto già nei primi minuti di gioco. E’ capitan Masciadri a dare la prima scossa alla partita segnando la prima tripla della serata e subendo anche il fallo da Cinili. Il capitano umbro ha grandi difficoltà ad entrare in ritmo partita e ne paga le conseguenze commettendo 3 falli personali nella prima frazione di gioco e costringendo così Serventi a toglierla dal campo. Schio dopo le difficoltà iniziali riesce a trovare con più costanza la via del canestro come lo fa la stessa Umbertide e le squadre vanno al riposo sul punteggio di 18-13.
Umbertide mette tutto sul campo ma pare proprio che sia il Famila a dare il ritmo alla gara. Quando la formazione di coach Lasi decide di accelerare Umbertide si ritrova ad essere una zattera in balia del mare in tempesta: Consolini e Macchi da tre fanno volare la squadra sul +11, ma le umbre mettono una pezza nel finale di periodo con Dotto che ruba palla da una rimessa in attacco delle orange e in contropiede segna il 36-30.
Al ritorno dagli spogliatoi è Willis a suonare la carica e con un parziale di 4-0 riporta le ospiti a soli 2 punti di distanza. Le ragazze di coach Lasi non si fanno intimorire e con Sottana e Godin creano un nuovo margine di sicurezza, mentre Cinili, con grande precisione al tiro, nonostante l’infortunio all’occhio, prova a riavvicinare nuovamente le sue. Nei momenti di difficoltà del Famila, però, è Nadalin la certezza della squadra: chirurgica con i suoi piazzati, aggressiva sotto canestro, impedisce alle ospiti di completare la rimonta. Si va all’ultimo riposo breve sul 55-42.
Nell’ultimo quarto le orange gestiscono il vantaggio. Umbertide non muore mai e prova di nuovo a riportare lo svantaggio sotto i 10 punti, ma è Masciadri, con la sua terza tripla della serata a ridare sicurezza alle sue, mentre Wambé confeziona un paio di assist di pregevole fattura, dopo un inizio gara piuttosto opaco.
Finisce 76-58 questa gara 2 sicuramente più combattuta e più vivace rispetto alla partita giocata domenica a Umbertide. Schio ora avrà a disposizione venerdì il primo di 3 matchball per staccare il pass per la sua quarta finale scudetto consecutiva, mentre Umbertide avrà l’ultima possibilità per provare a riaprire il sogno chiamato “finale”.
Famila Wüber Schio – Acqua & Sapone Umbertide 76-58 (18-13, 36-30, 55-42)
Famila Wüber Schio: Consolini 7 (1/1 da due, 1/2 da tre), Sottana 5 (2/5 da due, 0/3 da tre), Benko 0, Wambé 10 (4/4 da due), Masciadri 13 (2/6 da due, 3/7 da tre), Ramon 0, Godin 7 (2/4 da due, 0/2 da tre), Lavender 18 (8/11 da due), Nadalin 8 (4/11 da due), Macchi 8 (0/2 da due, 2/5 da tre)
Acqua&Sapone Umbertide: Buccianti 2, Cinili 12 (3/5 da due, 2/2 da tre), Modica ne, Tognalini 1 (0/4 da due, 0/1 da tre), Dell’Olio ne, Dotto 2 (1/4 da due), Halman 14 (4/9 da due), Willis 12 (6/12 da due), Moss 11 (3/10 da due, 0/6 da tre), Zohnova 4 (2/3 da due, 0/1 da tre)
Arbitri: Bianchini e Galasso