A2, Mercoledì infuocato: Alcamo e Cagliari passano fuori casa!

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Il Cus viola così il palasport bolognese, dopo un pessimo avvio che poteva seriamente compromettere l’andamento dell’incontro. Parlavamo appunto di un avvio di gara tutto di marca bolognese,  con Zanoli e Rickeviciute che confezionano il 4-0 iniziale. Buscemi segna i primi punti per le ospiti, ma la Libertas è un ferrari che continua a volare: tripla di Costi, canestro di Bestagno e la squadra di casa scappa addirittura sul più tredici. La squadra di coach Xaxa però comincia a cambiare volto trovando attacchi più puliti grazie alle giocate di Arioli e Azzelini, mentre Bestagno continua a bucare la retina con regolarità e i primi dieci minuti si concludono col vantaggio Meccanica Nova (22-19). Anche nell’inizio di secondo quarto la squadra di casa continua a trovare ottimi spunti da Bestagno, con la lunga nativa di Sanremo che sale in doppia cifra personale. La risposta delle sarde è però fulminea:  Brunetti e Buscemi suonano la carica e la parità arriva in un amen a quota ventisei. Una rimonta che da il via al break finale, quando il Cus piazza l’acceleratore e prova a scappare via andando al riposo sul più sette (31-38). Nella ripresa il match ha poca storia, Brunetti continua il suo show personale su entrambi i lati del campo e la squadra delle universitarie arriva a toccare anche la soglia dei venti punti di margine (47-65 al 32°). Bologna a questo punto si sveglia dal lungo letargo offensivo sospinta dal solito duo Zanoli-Costi: sono loro le protagoniste del parziale di 11 a 2 che riporta la Libertas a soli nove punti di distacco a tre minuti dal termine. E’ troppo tardi però per riaprire i giochi, le cagliaritane infatti sono glaciali dalla lunetta e strappano così il fattore campo alla squadra allenata da Savini. Inaspettata lo è anche la vittoria di Alcamo, corsara sul campo delle neo vincitrici della Coppa Italia. Una due giorni quella nella città di Chieti, che non ha portato fortuna anche alle ragazze di coach Scanzani che al PalaSprint, cedono proprio negli istanti finali. Un vero e proprio harakiri quello delle liguri, che gettano al vento gara 1 complicando così le speranze di una finale che ora andrà conquistata in quel di Alcamo, in un palasport non proprio facile da violare. 45 punti segnati nei primi venti minuti, poi la svolta è praticamente nella terza frazione di gioco con la squadra di casa che mette a referto solamente sei punti contro i ventiquattro delle siciliane.  E dire che dopo un inizio equilibrato (6 a 6 al 3°), le bianconere cominciano a mettere in difficoltà la zona delle ospiti con Sarti e Tava che regalano alle spezzine il primo break dell’incontro (13-8). Le ragazze di coach Petipierre si riportano però a contatto, prima grazie a un bel canestro di Prado e poi con i due punti targati Caliendo che valgono il meno due. La parità la firma invece Fassina, col 2/2 che fissa il punteggio sul 18 pari. Negli ultimi minuti sale però in cattedra Mariani che da il via al 5-0 di parziale , che trascina l’Olimpia sul 23 a 18 in chiusura di periodo. La musica è identica nella seconda frazione, con le liguri che nonostante Eglite per diverso tempo in panchina a causa dei tre falli, impongono il loro ritmo già ammirato in coppa: bomba di Costa, tripla di Mariani e La Spezia scappa via sul più dieci (32-22) costringendo coach Petipierre al time out immediato. Mandache e Caliendo riavvicinano la propria squadra fino al meno quattro, ma Sarti e Tava continuano a trovare la via del canestro e col sigillo finale di Costa, La Spezia chiude avanti di nove (45-36). E’ il terzo periodo, come detto in precedenza, quello della svolta:  le ragazze di Scanzani subiscono un black out terribile, dando così nuova linfa alle ospiti. I cinque punti consecutivi di una scatenata Caliendo, valgono il meno quattro dopo cinque minuti di gioco mentre il pari lo sigla Gattini, che con il 2/2 dalla lunetta realizza il quarantanovesimo punto di squadra. Le liguri accusano il colpo, Alcamo è galvanizzata dal recupero e nonostante il terzo fallo di Caliendo, trova anche il sorpasso con una straordinaria Mandache. E’ proprio la giocatrice rumena a salire in cattedra nel finale, siglando altri due canestri consecutivi che permettono alle siciliane di allungare. L’ultimo canestro porta la firma di Fassina, con Alcamo che ribalta così l’incontro portandosi a nove punti di vantaggio. Nell’ultimo periodo il pubblico spezzino prova a caricare le proprie giocatrici, che beneficiano subito del rientro in campo di Eglite:  il play ligure si carica la squadra sulle spalle e dopo un gran canestro in arresto e tiro, dalla lunetta non sbaglia i liberi del meno tre (57-60). Gattini smuove il punteggio della Gea, ma la squadra di Scanzani è scatenata: Templari in contropiede deposita a canestro il meno due, mentre il pareggio arriva pochi istanti dopo quando Costa non sbaglia il 63 pari che manda in delirio il PalaSprint. Si prosegue punto a punto, Caliendo dai 6.75 prova a ricacciare indietro le liguri, che nonostante la perdita di Templari per infortunio, non ne vogliono sapere di alzare bandiera bianca e con Costa si riportano sul meno uno (69-70) a un minuto dal termine. Alcamo però è sospinta ancora da Caliendo, che trova canestro e libero aggiuntivo che regala il più quattro al team di Petipierre (69-73). Si entra così nel finale, con i liberi  che riavvicinano prepotentemente la squadra di casa a pochi secondi dal termine (72-73). Gattini in lunetta fa solo 1/2 e quando la gara sembra ormai in direzione Sicilia, arriva il fallo antisportivo fischiato a Caliendo che riapre completamente la partita. In lunetta però Costa fallisce uno dei due liberi e sul successivo possesso, la squadra ligure non trova il canestro della vittoria. Conferma invece il fattore campo Bolzano, al termine di una bella partita con Borgotaro che ha venduto cara la pelle. Senza la propria capitana Iemmi, è stata  Fritz la stella in casa Roby Profumi con l’ungherese che ha messo insieme cifre di tutto rispetto come 32 punti, 9 rimbalzi e 42 di valutazione. Una prova perfetta quindi, che non è bastato per avere la meglio su Bolzano, con Massai che trova ben quattro giocatrici in doppia cifra sfruttando al meglio l’ampio minutaggio riservato a tutte le dieci giocatrici. Una partita che ha visto l’Iveco quasi sempre avanti, con Fall mvp dell’incontro e decisiva nel finale, quando con sei punti consecutivi ha spezzato i sogni di rimonta delle parmensi. La squadra di Iurlaro dopo il vantaggio iniziale (6-10), non è stata più in grado di rimettere il naso avanti con le alto atesine che già al riposo conducevano di dieci lunghezze. Si sono giocati anche i playout, che vedevano impegnate una partita a testa nei due gironi. Crema ha avuto la meglio su Biassono, sfruttando al meglio il carrier high di Rizzi, importante soprattutto nella seconda frazione di gioco quando con i suoi dieci punti ha riportato avanti le proprie compagne. Biassono è invece crollata alla distanza, con la squadra di De Milo che dopo il pessimo avvio (6-0), è riuscita anche a trovare il sorpasso ad inizio secondo quarto (20-22, Galbiati) e ad andare al riposo sotto di sole quattro lunghezze (36-32). A cambiare volto alla partita è stato pero il fallo tecnico fischiato a Galbiati, che è costato il quarto fallo personale alla giocatrice e ha dato il via alla fuga di Crema (46-36). La ospiti son state brave però ad aggrapparsi all’ex Canova, con l’ex Crema che nel terzo periodo ha sfornato 9 punti che han permesso a Biassono di rimanere a soli tre punti. Nel quarto periodo però, la squadra di casa è partita subito forte con Rizzi e Fumagalli che mandavano a bersaglio il più dieci (56-46). A mandare i titoli di cosa ci pensava poi Belfiore, che con quattro punti di fila chiudeva ogni tipo di storia. Porta invece entusiasmo e successo l’avvicendamento in panchina che ha portato D’Agostini come capo allenatore. Una scelta importante e per certi versi quasi scontata, dopo l’inaspettata sconfitta col College Italia. Decisiva la prova strepitosa di Fabbri, autrice di 3/5 da 2 e 6/10 da 3 punti. Con lei, molto positive anche Corsi e Stefanini mentre a Rende non è bastata la prestazione più che concreta di Paparo. Tre quarti differenti, con i primi dieci minuti in perfetto equilibrio, seguiti da un secondo periodo tutto delle gigliate mentre nella terza frazione le calabresi, trascinate da Paparo, rientravano prepotentemente in gara. La squadra di Lopez si è arresa infatti solo nell’ultimo quarto quando  Fabbri, Corsi e D’Erasmo hanno dato il via alla fuga decisiva.

Mvp Basketinside.com: Federica Brunetti

PLAYOFF
Iveco Lenzi Bolzano -Roby Profumi Borgotaro 69-59 [1-0]
Meccanica Nova Bologna-Sandalia CUS Cagliari 61-72 [0-1] Termocarispe La Spezia- Gea Magazzini Alcamo 73-74 [0-1]

PLAYOUT

Tec-Mar Crema – Pilot Biassono 71-59 [1-0]                                    Il Fotoamatore Firenze 60 – Calabra Maceri Rende 55 [1-0]