[ESCLUSIVA] Maya Ruzickova: “Venezia sarà sempre la mia seconda casa”

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Abbiamo avuto il piacere di intervistare Maya Ruzickova, ala/pivot in forza alla Virtus Eirene Ragusa; squadra che milita in Serie A1 Femminile.

Maya ha iniziato a giocare a pallacanestro in giovane età in una città piccola della Slovacchia, per poi iniziare la carriera da professionista con Ruzomberok (Slovacchia), per poi trasferirsi in Ungheria e dal 2002 ritorna in Slovacchia per vestire i colori di Kosice. Dopo cinque anni passati con la formazione slovacca firma in Italia per Montigarda Basket, nel 2008 passa al Girls Livorno dove resta per un solo anno. Nel 2009 viene acquistata da Challes – Les – Eaux, squadra francese; la stagione successiva resta sempre in Francia ma lo fa firmando per Perpignan. Nel 2011 arriva la chiamata di Lucca dove resta fino al 2013 prima di approdare nell’estate del 2013 in una società storica e ambiziosa come la Reyer Venezia, dove difende i colori oro-granata fino a Giugno 2018. Nel 2018 lascia l’Italia per andare in Turchia per giocare con Ormanspor, nella stagione 2019/2020 si trasferisce in Ungheria con Szekszard e nel 2020 si trasferisce in Romania con ASC Sfantu Gheorghe. A Luglio 2021 arriva la firma, anche se di soli tre mesi, con la Virtus Eirene Ragusa.

INTERVISTA

1) Ciao Maya, innanzitutto grazie per la tua disponibilità. A che età hai iniziato a giocare a basket e dove?

“Ciao, ho iniziato a giocare a pallacanestro all’età di 10 anni in una città piccola della Slovacchia”

2) Hai iniziato la tua carriera da professionista con Ruzomberok, per poi passare in Ungheria e infine a Kosice, squadra in cui sei rimasta per cinque anni. Raccontaci di queste esperienze

“Quando sono andata a giocare a Ruzomberok ero piccolina, avevo 14 anni e arrivavo in una squadra di Eurolega che anni fa era da Final Four. Io quindi ero la classica giovane aggregata in prima squadra. Poi con la mia allenatrice di Ruzomberok sono passata in Ungheria, son stata due anni lì e poi alla fine son tornata in Slovacchia a Kosice dove son rimasta per cinque anni e abbiamo vinto tutti i titoli slovacchi. Comunque come esperienze sono state molto utili perché io ero giovane e ho imparato tanto e poi l’ho utilizzato negli anni successivi negli altri campi”

3) Nel 2007 sei arrivata in Italia firmando per Montigarda Basket, che ricordi hai di questa prima esperienza in Italia?

“Il primo anno in Italia è stato un po’ duro perché l’allenatore è stato cambiato dopo un paio di mesi, era ancora il classico anno caotico perché comunque io ero ancora giovane. Però mi son trovata bene in Italia, infatti l’anno successivo son passata a Livorno. Sono i classici anni che ti concentri di più sul basket rispetto al paese, alla città”

4) Nell’estate 2009 hai deciso di lasciare l’Italia per andare a giocare in Francia per 2 anni con Challes – Les – Eaux prima e Perpignan poi. Che differenze hai trovato in queste due società?

“Ho trovato tante differenze perché Challes – Les – Eaux era una città più in montagna perciò era molto più grigia, fredda e infatti si vedeva anche in campo che tutte le ragazze erano poco unite, non c’erano moltissimi legami. Comunque non è stata una bruttissima stagione, è andata abbastanza bene e l’allenatore era Aldo Corno, italiano anche lui. L’anno dopo son stata a Perpignan che era vicino la Spagna, sul mare quindi persone molto più aperte, più simili allo stile italiano, però mi son trovata molto bene perché ho cominciato a giocare bene e fare tanti punti. Quindi per me la mia carriera è partita proprio da lì”

5) Dopo 2 anni trascorsi nella terra transalpina sei ritornata in Italia firmando per Lucca nel 2011. Che differenze hai trovato nel campionato italiano rispetto agli anni precedenti?

“Il campionato francese comunque c’è stato un gioco più di squadra, perciò era un campionato duro con tantissime ragazze molto atletiche perciò sicuramente il campionato è quello più forte tra tutti quelli che ci sono in Europa. In Italia è sempre stato un bellissimo campionato, anche lì mi son trovata bene perché ho avuto l’allenatore Mirko Diamanti che lui praticamente da Perpignan ha iniziato a dirmi di essere più decisa in attacco, lui comunque mi ha fatto sviluppare tutta la tecnica, la forza. Praticamente mi ha dato la spinta per tutta la carriera qui in Italia, tutto questo è grazie a lui perché è stato molto importante per la mia carriera in quei due anni a Lucca”

6) Cinque anni a Venezia dove hai vinto un’Adriatic League, come giudichi il tuo percorso in laguna?

“è andato benissimo. Il primo anno alla fine mi sono fatta male al ginocchio però a parte quello mi son trovata molto bene, la città e la società in cui son rimasta per cinque anni era ormai diventata la mia casa perché non mi sono mai fermata così tanto da nessuna parte, neanche a casa. Ho solamente bellissimi ricordi sportivi perché abbiamo vinto l’Adriatic League però poi siamo arrivate anche in finale dell’Eurocup Women dove era il primo anno che scendevano le squadre dall’Eurolega altrimenti per me l’avremmo vinta. Venezia, come città e come società, la vedrò sempre come seconda casa perché ho veramente vissuto dei bellissimi momenti con tutti”

7) La Reyer è la squadra in cui hai militato per più tempo, che rapporto hai con la piazza e con la società? 

“Con i tifosi mi son trovata bene, ho un rapporto secondo me bellissimo e se avrei la possibilità di vederli tutti ora sarei super contenta perché come ho detto prima son cinque anni con i quali ho condiviso tanto, sono cresciuti tutti perché comunque le persone cambiano e ho veramente un rapporto molto stretto con il pubblico, dopo ogni partita era molto disponibile perciò li vedo come una seconda casa come con la società. Con la società ho vissuto e son rimasta in buoni rapporti e comunque con Roberta Meneghel, con la quale sono ancora in contatto, mi son trovata molto bene e rimarrà così per sempre. Non ho rimpianti e anzi complimenti a tutti voi per i risultati raggiunti”

8) Nel 2018 hai lasciato l’Italia per trasferirti in Turchia con Ormanspor, per poi passare la stagione successiva in Ungheria con Szekszard e l’anno dopo ancora in Romania con Sepsi Sic. Che differenze hai trovato in questi tre campionati?

“In Turchia è pieno di straniere perciò è stata una bella esperienza da fare, poi io come persona non ho troato la Turchia un paese in cui io potessi rimanere per più anni per la pallacanestro, ma ci tornerei solo per visitarla. Comunque il campionato turco era molto competitivo ed è stato molto utile per me. Il campionato ungherese era anche quello molto competitivo e mi son trovata bene e anche con l’allenatore, poi è cominciato il Covid e non siamo mai riusciti a finire una stagione che, dopo Natale, ha cominciato ad andare in salita perché siamo arrivati in finale della coppa ungherese dove abbiamo perso di pochi punti contro Sopron e sicuramente saremmo arrivate in finale contro di loro. La mia ultima esperienza in Romania è stata un passo falso da parte mia perché in tutti gli anni che ho giocato non mi sono mai trovata così male come purtroppo mi son trovata lì, poi ho avuto anche diversi infortuni e quindi non ho molto da raccontare. Abbiamo vinto il campionato, ma esperienza in cui sono sopravvissuta”

9) Sei arrivata a Ragusa quest’estate, come ti trovi? e quali sono i tuoi obiettivi personali e stagionali? 

“A Ragusa mi trovo bene, non sono rimasta sorpresa perché sapevo che sicuramente mi sarei trovata bene. Però mi trovo davvero benissimo perché da parte di tifosi, società e di tutto l’ambiente ho ricevuto un caloroso benvenuto quando sono arrivata ed un super trattamento sia come giocatrice che come persona. Dopo un anno brutto passato in Romania, che pensavo fosse l’ultimo per la mia carriera, a Ragusa invece mi hanno dato un secondo respiro con grande voglia di giocare a pallacanestro perché qui veramente le persone trasmettono un’amore per il basket e di vita normale incredibile. I miei obiettivi per questa stagione, anche se ho firmato per tre mesi, sono quelli di dare un grande aiuto alle ragazze fino a Novembre in modo tale che poi loro finiscano la stagione nel miglior modo possibile; mentre quelli personali sono sempre questi, dare del mio meglio e divertirmi visto che sarà il mio ultimo anno, però ora voglio continuare con questo spirito, questa voglia, questo entusiasmo e mantenerlo così per tre mesi o per tutto l’anno”

Ringraziamo la società Virtus Eirene Ragusa per averci dato la possibilità di intervistare Maya Ruzickova e anche la giocatrice stessa per la sua enorme disponibilità.