Techfind Serie A1, dieci Under 22 da tenere d’occhio nella nuova stagione

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Il campionato di Serie A1 riserva anche quest’anno interessanti novità giovani tra esordienti, giocatrici che hanno cambiato maglia, ritorni e chi da quest’anno attende la definitiva esplosione. Oggi analizziamo le dieci Under 22 che potrebbero sorprenderci in questa stagione, o comunque da monitorare per il futuro.

ALESSANDRA ORSILI (Playmaker, 2001, Virtus Segafredo Bologna)
Bentornata in Italia: nell’ultima parentesi a Lucca aveva sfiorato la doppia cifra, ma soprattutto aveva impressionato per giocate spericolate, spesso fuori equilibrio, e per quel suo essere sempre in “modalità attacco”, senza mai tirarsi indietro. L’esperienza a Lugo, necessaria quanto produttiva (20 minuti di media in Liga, quasi 27 in EuroCup, con buonissime statistiche), è durata un anno e adesso Orsili è già pronta per un grande palcoscenico, la Virtus. Attenzione però, perchè la competizione è altissima: c’è Francesca Pasa, che ha fatto benissimo nella fase finale di stagione come play “di rottura” e ha caratteristiche simili per velocità e rapidità nello stretto, anche se con meno fantasia forse in fase realizzativa; c’è soprattutto Ivana Dojkic e la possibilità del quintetto senza play puro per le bolognesi. La posizione in termini gerarchici e di minutaggio di Orsili e Pasa è forse uno dei maggiori dilemmi in casa bianconera, da sciogliere sicuramente durante la preparazione e nell’estrinsecarsi della stagione.

ANASTASIA CONTE (Play/Guardia, 2000, Parking Graf Crema)
L’esterna di Crema torna in A1 dopo le 18 presenze a referto accumulate tra il 2016 e il 2018 con la Pallacanestro Torino. In mezzo, il processo di crescita di Conte è stato davvero importante: ha messo insieme un rispettabile, quanto poco ortodosso, tiro da tre punti tirando con Moncalieri e con Crema il 36 e il 35% in due stagioni. In più, nell’ultima stagione ha fatto registrare il suo massimo per assist con 2.3 a gara con un salto importante rispetto al suo precedente meglio (1.6) e il rapporto assist/palle perse è stato il migliore in carriera. Avere accanto una guida come D’Alie ha aiutato, e aiuterà di certo nella transizione verso la massima categoria.

SOFIA FRUSTACI (Guardia, 2001, Gesam Gas E Luce Lucca)
Certo, se si parla di giovani a Lucca non può che venire in mente il nome di Giulia Natali, fondamentale nel sistema biancorosso. Ma nella scorsa stagione, senza far troppo rumore, Frustaci ha pienamente dimostrato di poter reggere minuti e fare bene nella massima categoria, ciò che non si era forse visto nella prima apparizione a Costa Masnaga (1.1 punti in 11 partite). I progressi con Nico Basket, e poi quelli nella scorsa stagione dopo aver seguito coach Andreoli e il suo staff a Lucca, sono stati evidenti: l’anno scorso ha giocato da guardia e talvolta da play, ha fatto da collante e da arma in più in una panchina lucchese che, con lei e Gilli, può effettivamente contare su tanta freschezza e gioventù. In prestagione ha iniziato bene con 7 punti contro Schio, poi si è fermata: i segnali però per migliorare ancora quei 4.5 punti di media della scorsa annata ci sono.

SARA VARGA (Playmaker, 2001, Bruschi San Giovanni Valdarno)
Con una scelta coraggiosa ma sicuramente intrigante, la Bruschi San Giovanni Valdarno neopromossa ha deciso di affidare la regia a una 2001 ungherese alla prima esperienza estera. Tale idea però nasce dalla consapevolezza che il potenziale di Sara Varga è senza dubbio di quelli importanti: quando giochi anche solo spezzoni di grandi partite con una squadra come Sopron, regina d’Europa, è per un valore tecnico sicuramente indiscutibile. Nel campionato ungherese Varga ha messo 4.5 punti di media in 22 apparizioni ed è stata un componente fisso delle forti nazionali giovanili del suo paese. L’Italia è per lei un’occasione per spiccare il volo e candidarsi anche per la nazionale senior, vedremo se dopo le prime uscite (con una play con esperienza nella categoria come Licia Schwienbacher a dividere minuti con lei) prenderà le misure della categoria.

IRENE GUARISE (Play/Guardia, 2003, Fila San Martino di Lupari)
L’organico di San Martino è importante a livello di giovani, basti pensare allo spazio dedicato a Silvia Pastrello nella scorsa stagione. Noi inseriamo nella lista Guarise perchè per lei la nuova stagione sarà una sfida particolarmente impegnativa: sarà più difficile quest’anno per la 2003 trovare spazio similare a quello della scorsa stagione, chiusa a 3.9 punti di media. Nell’ultimo campionato, gli infortuni di Ianezic, Russo e in ultima istanza di Milazzo hanno aperto una finestra di spazio molto importante per lei che però rischia fisiologicamente di venir un po’ chiuso in quest’annata. Ciò che fa ben sperare le “Lupe” è la risposta eccellente ottenuta, confermandosi come un polizza d’assicurazione importante per coach Serventi, dietro alle senior. Lo scorso anno ha chiuso con un rispettabile 32% da dietro l’arco il 49% da due e soprattutto ha perso pochi palloni: c’è ancora molto da migliorare, attacco e difesa (dove ogni tanto ha pagato dei mismatch), ma l’attitudine è quella giusta.

CARLOTTA ZANARDI (Playmaker, 2005, RMB Brixia Basket)
Tra le dieci in lista, Zanardi è forse la giocatrice che, col suo rendimento, può impattare di più sul risultato finale della sua squadra nel torneo. Se la play si confermerà una giocatrice di spessore assoluto come in A2, Brixia potrebbe scalare la classifica e sorprendere tutti: d’altronde, la classe 2005 ha già fatto vedere qualcosa in prestagione, con la prestazione da 20 punti al Memorial Bruno Gontero di Moncalieri. Lei, con Brooke Johnson, è stata la trascinatrice di Brescia e questo potrebbe essere un “film” ricorrente della stagione nel massimo campionato di Brixia. Di certo Zanardi si trova nelle condizioni migliori per performare, in una sorta di comfort zone che l’ha portata sino a 16.1 punti in 54 partite giocate in A2.

SARA TOFFOLO (Ala, 2000, Banco di Sardegna Dinamo Sassari)
L’anno scorso uno dei dati più interessanti di Moncalieri è stato quello relativo al rendimento di Sara Toffolo: grandissime percentuali in attacco in situazioni molto specifiche, come post e ricezioni in movimento, quasi il 70% per gran parte della stagione. Ottimi dati anche a rimbalzo perchè 5.2 “carambole” in 20′ è un dato davvero impressionante. Cosa manca? Forse un po’ di tonnellaggio, senza danneggiare però quella mobilità di base e rapidità che la rende particolarmente performante in situazioni dinamiche; in più un po’ di tiro da fuori anche per spaziare un campo già decisamente ristretto dalla presenza di Holmes nel pitturato, che chiamerà l’ala a più conclusioni dalla media e lunga distanza.

ILARIA PANZERA (Guardia, 2002, Allianz Geas Sesto San Giovanni)
Presenza costante di ogni classifica di questo tipo negli ultimi anni, la domanda principale è: riusciremo a vedere una stagione completa di sviluppo di Panzera, senza il fastidioso intromettersi di sfortunati infortuni? In Estate, all’Europeo Under20, ha in gran parte riscattato un Mondiale Under19 dell’anno precedente in chiaroscuro, condizionato da problemi e guai fisici. Grande presenza in termini di leadership, grinta e qualità offensive. Poi la sua specialità: crediamo di non fare torto a nessuno nel dire che Panzera è una delle migliori recupera-palloni del nostro campionato, lo dicono i numeri (2.2 rubate a gara). Letale sulle linee di passaggio, mani velocissime, in difesa soprattutto “off the ball” è già un fattore, se riuscirà a diventare anche più continua in attacco (solo quattro volte in doppia cifra la scorsa stagione) il Geas potrebbe non solo tornare ai Playoff, ma puntare ancora più in alto.

MATILDE VILLA (Playmaker, 2004, Umana Reyer Venezia)
L’estate di Matilde Villa è stata sicuramente frenetica: prima la scelta da maturare sul suo futuro, che l’ha portata a Venezia seguendo quella naturale competitività e “fame” che ha già mostrato con Costa Masnaga nei suoi primi anni di A1; poi il Covid che l’ha costretta a saltare i Mondiali Under20 diretti dal suo prossimo coach Andrea Mazzon; infine l’Europeo Under18 in cui è sì andata in quintetto e ha ottenuto il pass Mondiale, ma c’era la sensazione che si potesse anche arrivare oltre il quinto posto, come ha anche ammesso durante la sua presentazione in orogranata. Evento durante il quale ha parlato con grande lucidità ma anche tanta carica in vista dello step successivo: l’arrivo in un grande club, l’esordio in Europa in primis. L’impressione generale è che i 15.4 punti di media nelle due stagioni Costa siano difficilissimi da replicare, ed è pressoché certo che ogni sua giocata verrà analizzata al microscopio dai tanti “professionisti della critica”, di certo però Villa negli ultimi due anni è stata una giocatrice in grado di gestire la pressione, qualità che porterà di certo con sè a Venezia.

BLANCA QUINONEZ (Ala, 2006, La Molisana Magnolia Campobasso)
Quinonez ha vinto l’Oscar come Miglior Giovane per la stagione 2021/2022, e già questo considerato la competizione è un grande attestato. L’impressione però è che si sia vista solo la superficie dell’enorme potenziale della giocatrice di origini ecuadoriane. Attorno Campobasso la convinzione generale è che, continuando a lavorare, potrebbe presto arrivare una chiamata importate da club di altissimo blasone europeo, e già quest’estate il rinnovo è stato visto come un acquisto aggiunto. 7.3 punti in quasi 20′ di media, le proiezioni su un minutaggio più ampio sono di quelle importanti, e il 49% da due pure. C’è da lavorare forse sulla dimensione perimetrale ma il materiale grezzo da plasmare per coach Sabatelli e il suo staff è enorme. Di sicuro il resto della Techfind Serie A1 è avvisata: da cambio dietro Parks, ma anche per qualcosa di più, “Blanquita” è un vero e proprio asso nella manica della Magnolia.

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